Aprile 2025
Il concetto di doppia materialità sta assumendo un ruolo centrale nel panorama della rendicontazione aziendale e della gestione strategica. Questo approccio amplia la tradizionale materialità finanziaria, includendo anche l’impatto dell’azienda sul contesto ambientale e sociale, creando così un quadro più completo e integrato per la sostenibilità d’impresa.
Origini e Normative di Riferimento
La doppia materialità trova la sua base normativa nella Direttiva CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) dell’Unione Europea, che ha sostituito la NFRD (Non-Financial Reporting Directive) con l’obiettivo di promuovere una maggiore trasparenza e responsabilità nelle imprese.
Un punto di riferimento chiave è costituito dagli ESRS (European Sustainability Reporting Standards), sviluppati dall’EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group), che rappresentano il primo framework normativo a integrare ufficialmente il concetto di doppia materialità. Questi standard impongono alle aziende di analizzare sia gli impatti finanziari derivanti da fattori ESG (ambientali, sociali e di governance) sia le conseguenze delle proprie attività sul contesto esterno.
Le Due Dimensioni della Doppia Materialità
- Materialità finanziaria: valuta il modo in cui fattori ESG possono influenzare la stabilità economica e la performance finanziaria dell’impresa (ad esempio, normative ambientali, rischi reputazionali, accesso al credito).
- Materialità d’impatto: esamina come le operazioni aziendali generano effetti significativi sull’ambiente e sulla società, considerando elementi come emissioni di gas serra, condizioni di lavoro, diritti umani, biodiversità ed ecosistemi.
L’integrazione di queste due prospettive consente di adottare un approccio più completo nella gestione della sostenibilità e del rischio aziendale.
Metodi per la Valutazione della Doppia Materialità
Per una corretta applicazione della doppia materialità, le aziende possono adottare diverse metodologie:
- Identificazione delle tematiche rilevanti: analisi degli stakeholder e individuazione delle questioni critiche per l’azienda e il contesto in cui opera.
- Scenario analysis: utilizzo di modelli previsionali per stimare i possibili impatti futuri dei fattori ESG.
- Valutazione del rischio e delle opportunità: applicazione di tecniche di gestione del rischio per stimare la probabilità e la severità degli impatti ESG.
- Metriche e indicatori di performance: utilizzo di standard di riferimento come GRI, SASB, TCFD e, in particolare, gli ESRS per garantire un’analisi comparabile e strutturata.
Doppia Materialità e Strategia Aziendale
L’inclusione della doppia materialità nei processi decisionali aziendali permette di:
- Ottimizzare la gestione dei rischi: identificare minacce e opportunità connesse ai fattori ESG con un approccio più proattivo.
- Rafforzare la reputazione e la trasparenza: migliorare il rapporto con investitori, clienti e stakeholder attraverso una comunicazione chiara e responsabile.
- Creare valore sostenibile: allineare le strategie aziendali agli obiettivi di sviluppo sostenibile e alle aspettative del mercato.
- Adeguarsi alle normative vigenti: garantire la compliance con le nuove direttive europee e internazionali sulla rendicontazione ESG.
La doppia materialità rappresenta un elemento essenziale per le imprese che intendono coniugare crescita economica e responsabilità sociale. Implementare metodologie strutturate per la sua valutazione consente non solo di rispettare le normative emergenti, ma anche di ottenere un vantaggio competitivo duraturo. Con l’evoluzione del contesto normativo e di mercato, l’adozione di questo approccio diventerà sempre più un requisito imprescindibile per le aziende di qualsiasi settore.
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